Io ho fatto una scelta. Ho scelto di creare capi con soli materiali che hanno una certa etica. Materiali di cui si conosce la provenienza e il modo in cui sono stati lavorati, materiali che rispettano tanto la qualità quanto l’ambiente da cui provengono.
Userò quasi esclusivamente tessuti naturali e artificiali (se non conosci la differenza leggi qui) e solo in casi eccezionali tessuti sintetici. Se ne avrò l’occasione saranno presenti tessuti di fine lavorazione o presi dagli scarti dell’industria. Sempre e solo a patto che rispettino le caratteristiche iniziali. Insieme creeremo guardaroba delicati, per noi e per l’ambiente, senza tempo e pieni zeppi di cura e amore.
Qui ti presento le mie fibre preferite.
Se vuoi informazioni dettagliate su come lavare i capi guarda qui
Non mi dilungo sulle origini della lana, ma è importante capire le proprietà di questa tessuto e perché è fondamentale all’interno dei nostri guardaroba.
La lana è una fibra unica nel suo genere, è traspirante, antimicrobica, termoregolatrice e, se lavorata nella giusta maniera, antiallergica. È una fibra che si può portare in tutti gli “strati” dei nostri vestiti. A partire dall’intimo per arrivare alla giacca, ci tiene alla perfetta temperatura in tutte le stagioni. Ovviamente più fa freddo più aggiungeremo strati, mentre in estate solo nell’intimo (magari unita alla seta).
Grazie alle caratteristiche della sua fibra, porta il caldo e l’umido lontani dalla nostra pelle, non si bagna (a differenza del cotone) e così stiamo sempre bene. Scalda senza fare sudare.
È la base per un guardaroba più naturale e consapevole. Certo sempre attenzione all’origine e alla lavorazione della fibra in tutti i suoi passaggi. Cerchiamo sempre prodotti certificati, musling-free, e lavorati con tecniche e tinture compatibili con il benessere della nostra pelle.
È una fibra vegetale ricavata dall’omonima pianta, ottenuta lavorando meccanicamente la parte fibrosa esterna allo stelo. Viene anche definita la “lana vegetale” perché presenta caratteristiche molto simili. Mantiene caldi in inverno e freschi in estate, cioè termoregola, è traspirante e anallergica.
In base alla lavorazione è tanto robusta quanto morbida, è la fibra tessile naturale più resistente a strappi e deformazioni, per questo regge bene anche lavaggi più aggressivi (specialmente se si tratta di tela di canapa) È anche un ottimo schermo contro i raggi UV.
È una fibra meravigliosa per realizzare tanto dell’intimo quanto capi sportivi. È eccellente per tutta la biancheria della casa, dormire in lenzuola di canapa è tutta un’altra storia…
Il tessuto delicato e pregiato per eccellenza. Altra pietra miliare del nostro guardaroba consapevole, la seta è perfetta in tutte le stagioni. Leggera, delicata, lenisce rossori e pruriti anche delle pelli più delicate. Non per nulla è indicata per i body dei neonati.
Portata a contatto con la pelle, scalda quando sopra le mettiamo un altro tessuto (la lana è perfetta) e rinfresca portata da sola in un leggero vestito estivo. Usata come fodera nei cappotti di lana, rende il capo anti-vento, senza far sudare.
Per tutte queste sue caratteristiche è anche l’ideale per creare l’intimo. Potrei andare avanti all’infinito a descrivere la meraviglia dei capi in seta, sì anche le lenzuola! Vale sempre la stessa regola però, controllare la sua origine, come è stata prodotta e lavorata prima di arrivare a noi, insieme al fatto che non sia mischiata con fibre sintetiche.
Una delle fibre più usate nel mercato tessile. Direi sfruttate. A questo povero cotone sono state caricate le spalle di un’immensa fatica: è l’unica fibra naturale pura presente nel fast fashion. Viene usata per “tappare i buchi” tecnici lasciati dal poliestere, cercano di usarla come sostituto di lana e seta, specialmente nell’intimo MA NON è UGUALE.
Il cotone è un magnifico tessuto ma sono altre le sue proprietà: è resistente all’usura e ai lavaggi, assorbe bene il bagnato ma si inzuppa, è quindi ottimo per le spugne e i canovacci ma non per le canottiere, si tinge molto facilmente ed è facile da lavorare, è estremamente versatile e si presta alle più svariate lavorazioni.
Nell’abbigliamento è un ottimo “strato di sopra”: non a contatto con la pelle offre un giusto punto di calore nelle mezze stagioni.
Ricavata dalla pianta del lino, è una fibra vegetale antichissima, largamente usata in passato, assieme alla canapa, nel tessile. è molto apprezzato nelle stagioni calde perché una fibra fresca.
Grazie alla sua struttura disperde la temperatura molto meglio di qualunque altra fibra. L’aspetto dei capi realizzati in lino è pulito, semplice, senza tempo. E ideale anche per realizzare lenzuola e asciugamani.
Prima dell’avvento dell’usa e getta era anche il tessuto con cui si realizzavano pannolini e assorbenti per bambini e donne, delicato sulla pelle, assorbe molto bene e regge lavaggi ad alte temperature. Come la canapa è quasi indistruttibile.
Tutti questi tessuti sono ricavati dalla lavorazione delle cellulose di alcuni piante.
La viscosa in generale non ha una pianta specifica di origine mentre quando si tratta di bambù la pianta è, ovviamente, il bambù, per il lyocell è l’eucalipto e per il modal è il faggio. Questi tessuti sono morbidi e delicati al tatto, piacevolissimi sulla pelle, ricordano la mano della seta.
Hanno anche loro capacità termoregolatrici e sono meno delicati di lana e seta. Quando le fibre vengono lavorate nella giusta maniera sono dei tessuti a basso impatto ambientale e mantengono le proprietà della fibra vegetale.
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