Oramai ci stiamo muovendo verso il mondo della consapevolezze (per fortuna). Consapevolezza di chi siamo, cosa vogliamo dalla nostra vita, quali sono i nostri valori e i nostri sogni… questo ci porta a fare delle scelte sempre più mirate e attente, compiere azioni per noi giuste e non tanto perché lo fanno tutti.
Nel mondo della moda e dell’abbigliamento è stata posta molto l’attenzione sull’industria del fast fashion e delle sue conseguenze, a livello ambientale e di qualità della vita dei lavoratori. Oramai è chiaro a tutti che alcune aziende lavorano solo ed esclusivamente in funzione del dio Denaro senza alcuno scrupolo per persone e risorse ambientali; non solo, in certi casi i prodotti sono perfino dannosi per il consumatore finale.
Presa coscienza di questa cosa io, come tanti altri, sogno che ogni guardaroba di ogni singola persona sia composto solo da capi veri. Capi pensati, tagliati e cuciti sulle esigenze di ognuno, che portano bellezza e qualità nella vita delle persone che li indossano e che possono accompagnarle a lungo, magari stare tanto nel guardaroba della mamma quanto in quello della figlia, passare da un fratellino all’altro finché non sono davvero consumati, davvero vissuti e così essere riciclati come fibre da aziende che si occupano di questo.
Bello vero? Sono certa che un pezzettino alla volta ci arriveremo!
Nel frattempo abbiamo lì appese tante cose che più o meno mettiamo e molte, o solo alcune, proprio che arrivano da questi negozi di fast fashion, quindi che fare?
Qui ti dico cosa faccio io per cercare di sfruttare al meglio questi acquisti ormai fatti, sono tutti consigli che valgono anche in caso di capi fatti bene ma che non rientrano più nel nostro guardaroba
1. ti piace e lo indossi volentieri
usalo più che puoi! È il miglior modo per nobilitarlo. Quando avrà ormai i buchi, se puoi, riciclalo (ad esempio il pile toglie meravigliosamente la polvere e si possono fare così dei panni tipo swiffer lavabili) altrimenti conferiscilo nella giusta raccolta differenziata. Alcune fibre vengono ritirate proprio per produrne di nuove (vedi rifolab che è una realtà stupenda!)
2.non ti piace più/non lo indossi volentieri
esiste il fantastico mondo del secondhand, mille siti su cui lo puoi vendere o realtà fisiche che lo ritirano in conto vendita così da dividervi poi i profitti. Ancora meglio se piace ad una tua amica regalaglielo, sicuramente sarà apprezzato!
3.non ti piace come ti cade addosso, è un po’ stretto/largo
spoiler: esistono le sarte!!! piccoli lavori come un orlo più corto, togliere una manica, cambiare uno scollo, mettere un elastico, aggiungere un bordo possono completamente cambiare aspetto al capo e fartelo amare di nuovo se no anche qui mercatino o amica valgono sempre.
4. non lo metti più per mille motivi ma ti spiace liberartene
qui ci sono due cose da dire: ci sono dei capi a cui siamo legate affettivamente e che non toglieremo mai dalle nostre case perché sono dei ricordi molto significativi. Se non possiamo/vogliamo più indossarli si può tranquillamente fare una scatola in cui riporli. Non sarà di certo questa singola scatola a intasare i nostri guardaroba. Io per esempio ho tenuto il vestito che ho indossato alla festa dei miei 18 anni, che ahimè l’ho indossato solo quella volta e poi non mi è più entrato, il vestito del matrimonio che mi sono cucita io e il vestito che indossavo quando sono andata a partorire il mio Alberto. Questo lo indosso ancora e quando avrà i buchi finirà in quella scatola.
L’altra opzione invece è che si tratti di capi belli, magari anche di qualità, ma che nel nostro armadio occupano solo spazio e non indossiamo mai ma allo stesso tempo abbiamo reticenze a lasciarli andare. Anche qui l’opzione dell’amica mi sembra sempre quella più ragionevole perché hai la certezza che se ne prenderà cura esattamente come hai fatto tu fino ad ora. Io apprezzo anche le associazioni, di cui magari conosco qualche membro e mi fido, che aiutano veramente chi ha più bisogno. (perché attenzione ai famosi bidoni gialli, spesso i capi non finiscono dove vorremmo).
L’ultima cosa che ti posso dire che ho provato e per me funziona nell’aiutarmi a lasciare andare capi (o anche oggetti) che non mi rispecchiano o servono più è uno degli insegnamenti di Marie Kondo: ringrazia il capo per il periodo in cui ti ha accompagnato e la gioia che ti ha dato, adesso è arrivato il momento che porti gioia a qualcun altro, sarebbe solo uno spreco tenerlo lì a prendere polvere.
Hai altri suggerimenti o modi in cui gestisci consapevolmente il tuo guardaroba? Scrivimi che sono molto curiosa e felice di leggerti!